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I vantaggi dell'adesione esplicita al Fondo Pensione

L’adesione esplicita al Fondo Pensione di categoria per i lavoratori dipendenti comporta un’espressione di volontà da parte di chi intende iscriversi.

Attraverso l’adesione esplicita, infatti, non solo il lavoratore conferisce il TFR nel Fondo Pensione, ma può anche scegliere di aggiungere un contributo volontario che, a sua volta, dà diritto a un ulteriore contributo a carico del datore di lavoro.

Così facendo, il montante accumulato aumenta, a fronte di una spesa contenuta a carico del lavoratore. Si tratta, dunque, di un vantaggio finanziario di non poco conto.

Vediamo pertanto nel dettaglio come funzionano l’adesione esplicita al Fondo Pensione, il conferimento del TFR e la contribuzione volontaria.

Cos’è l’adesione esplicita e come funziona

Come suggerisce il termine, con adesione esplicita al Fondo Pensione Negoziale s’intende il fatto che il lavoratore, una volta presa visione di tutta la documentazione relativa al Fondo, decida attivamente di aderire, compilando l’apposito modulo.

Si tratta quindi di una scelta ragionata, che il lavoratore compie con l’obiettivo primario di costruire un futuro previdenziale più solido e mantenere il proprio tenore di vita al momento del pensionamento.

Il modulo di adesione, debitamente compilato e firmato, deve essere consegnato al datore di lavoro, che si occuperà di tutti gli adempimenti successivi per perfezionare l’adesione.

Conferire il TFR nel Fondo Pensione

Come accennato all’inizio dell’articolo, con l’adesione esplicita il lavoratore può conferire al Fondo Pensione il proprio TFR, il Trattamento di Fine Rapporto, altrimenti destinato all’azienda, la quale lo accumula per poi versarlo al dipendente al termine del rapporto di lavoro.

A tal proposito, però, è importante sottolineare che, se entro 6 mesi dalla prima assunzione il lavoratore non comunica la propria decisione in merito alla destinazione del TFR, ovvero se intende lasciarlo in azienda o conferirlo a un Fondo Pensione, scatta in modo automatico la cosiddetta adesione tacita, basata sul meccanismo del silenzio-assenso. In questo caso, dunque, al termine dei 6 mesi dalla prima assunzione il TFR viene destinato al Fondo Pensione.

E se il lavoratore non è alla sua prima assunzione?

Nel caso in cui non si tratti del primo rapporto di lavoro, e il lavoratore avesse scelto in passato di lasciare il TFR in azienda, il nuovo datore di lavoro ne terrà conto facendo seguito alla sua precedente decisione.

Il lavoratore può comunque, in ogni momento, cambiare idea e conferire il TFR futuro a una forma pensionistica complementare.

Attenzione: è sempre possibile optare per il conferimento del TFR al Fondo Pensione di categoria, ma la decisione riguarderà gli accantonamenti futuri, maturati da quel momento in poi, mentre il TFR fino ad allora maturato resterà in azienda.

Successivamente all’adesione esplicita, l’aderente può richiedere alla propria azienda di versare al Fondo la quota di TFR pregresso gestita dal datore di lavoro. Segnaliamo, inoltre, che il TFR presente in azienda può essere trasferito al Fondo solo se il datore di lavoro dà parere favorevole.

Contributi propri e del datore di lavoro

Quando si decide di aderire al proprio Fondo Pensione di categoria, dunque, è possibile destinare a esso i seguenti flussi:

  • il solo TFR;
  • il TFR e, in più, un contributo a carico del lavoratore, determinato in misura percentuale sullo stipendio.

In questo secondo caso, oltre al contributo del lavoratore si ottiene in aggiunta un contributo a carico del datore di lavoro, che andrà ad alimentare il montante in base a cui verrà determinato l’importo della pensione integrativa.

Vantaggi dell’adesione esplicita al Fondo Priamo

Come detto, l’adesione esplicita al Fondo Pensione è sicuramente la forma più consapevole e lungimirante.

Chi decide di investire nella previdenza complementare fin dal primo rapporto di lavoro, infatti, può innanzitutto contare su un orizzonte temporale lungo per costruire il proprio “zainetto” previdenziale.

Attraverso l’adesione esplicita, il lavoratore può scegliere di aggiungere al TFR un contributo proprio, che porta con sé anche il contributo del datore di lavoro, andando a ingrossare il montante su cui poi si determinerà la pensione integrativa.

Si tratta di una scelta che, in definitiva, incide positivamente sulle finanze del lavoratore.

Anche il Fondo Priamo permette l'adesione esplicita dei suoi iscritti.

Oltre a quelli già citati, vediamo per completezza gli altri vantaggi derivanti dall'adesione al Fondo:

  • ottenere una pensione complementare a quella derivante dalla previdenza obbligatoria;
  • godere dei vantaggi fiscali previsti fin dalla fase di contribuzione, con la deduzione fino a 5.164,57 euro annui;
  • beneficiare, con buona probabilità e nel lungo periodo, di un maggior rendimento rispetto al TFR lasciato in azienda;
  • godere di costi contenuti, dal momento che il Fondo Priamo non ha scopo di lucro e opera nell’esclusivo interesse degli iscritti.

Per un approfondimento invitiamo a visitare la nostra pagina dedicata ai vantaggi dell’adesione.

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