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Come e quando presentare la dichiarazione precompilata 2022

La dichiarazione precompilata 2022 è lo strumento più semplice per dichiarare i propri redditi, dal momento che contiene già tutti o quasi i dati che occorre indicare per determinare le imposte da versare o il credito accumulato nei confronti del fisco italiano.

In questo articolo scopriremo cos’è e come funziona la dichiarazione precompilata, quali sono le scadenze da rispettare, come accedere autonomamente ai modelli dichiarativi (730 e Redditi) e quali sono le principali detrazioni e deduzioni spettanti e già presenti.

Infine, scopriremo nel dettaglio come funziona la deduzione dei contributi versati annualmente nel fondo pensione.

Cos’è e come funziona la dichiarazione precompilata 2022?

La dichiarazione precompilata, introdotta in Italia dal 2015 per dichiarare i redditi 2014, è una forma semplificata della dichiarazione dei redditi che ribalta gli obblighi di raccolta dei dati a cui gli italiani erano abituati fino a quel momento.

L'Agenzia delle Entrate, infatti, anziché chiedere ai contribuenti le informazioni relative ai propri redditi, mette a disposizione una dichiarazione precompilata con diversi dati già inseriti:

  • spese sanitarie;
  • spese universitarie;
  • spese funebri;
  • premi assicurativi;
  • contributi previdenziali;
  • bonifici per interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica.

Chi accetta online il modello precompilato senza apportare modifiche non dovrà più esibire le ricevute che attestano oneri detraibili e deducibili e non sarà sottoposto a controlli documentali, cioè all’invito da parte dell’Agenzia delle Entrate a esibire i documenti attestanti i dati inseriti in dichiarazione.

Abbiamo due tipologie di modello:

  • 730 precompliato, riservato a lavoratori dipendenti e pensionati;
  • modello Redditi precompilato, che riguarda prevalentemente lavoratori autonomi, liberi professionisti e tutti coloro che per qualsiasi motivo non possono trasmettere il 730 precompilato (ad esempio perché per quest’ultimo è stata superata la scadenza).

In merito a quest’ultimo aspetto, vediamo quali sono le scadenze previste per il 2022.

Quali sono le scadenze della dichiarazione precompilata 2022?

Dal momento che i modelli sono due, 730 e Redditi, vediamo nel dettaglio quali sono le date da tenere a mente per entrambi.

Iniziamo con il 730:

  • 30 settembre 2022, termine ultimo per la presentazione tramite CAF, intermediari fiscali (ad esempio i commercialisti), sostituti d’imposta (per intenderci parliamo dei datori di lavoro) oppure in autonomia attraverso la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate;
  • 25 ottobre 2022, scadenza per la presentazione del 730 integrativo, parliamo del modello che va a rettificare eventuali errori commessi in dichiarazione.

Passando al modello Redditi, la scadenza per la dichiarazione, come pure per il modello integrativo, è fissata 30 novembre 2022.

Questo concede due mesi in più anche a coloro che, pur avendo diritto alla compilazione del 730, non hanno fatto in tempo a presentare la dichiarazione e dunque possono rimediare utilizzando il modello Redditi.

Ma attenzione!

Il modello Redditi, a differenza del 730, non consente di ottenere l’eventuale credito IRPEF direttamente in busta paga. In questo caso, è soltanto possibile riportare il credito ottenuto all’anno successivo oppure fare richiesta di rimborso (che normalmente viene evasa dopo diversi mesi).

Dunque, il modello Redditi è meno immediato del 730 che è sempre preferibile per dipendenti e pensionati.

Come si accede alla dichiarazione precompilata?

Come accennato, per la dichiarazione precompilata si può fruire del supporto di CAF, intermediari fiscali o sostituto d’imposta. Dunque, chi non se la sente di affrontare in autonomia la propria dichiarazione dei redditi può affidarsi a esperti in materia dando loro mandato di controllare i dati e di trasmettere il modello.

Detto questo, è sempre possibile consultare, eventualmente modificare, e trasmettere la dichiarazione in via autonoma attraverso la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. Di seguito i passaggi da seguire:

  • andare al sito infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it;
  • accedere con SPID, CIE o CNS;
  • seguire la procedura guidata passo passo per visualizzare i propri dati e accettarli/modificarli;
  • inviare la dichiarazione.

L’intera procedura avviene direttamente online ed è poi possibile salvare in PDF sia la dichiarazione sia la ricevuta di avvenuto invio, in modo da archiviarla fra i propri documenti elettronici o cartacei.

Detrazioni e deduzioni nella dichiarazione precompilata 2022

Viste scadenze e modalità di invio, entriamo adesso nel dettaglio dei dati contenuti nella dichiarazione precompilata, a partire dalle certificazioni uniche per i redditi percepiti, che di anno in anno diventano sempre più numerosi e coinvolgono anche:

  • detrazioni, ovvero quegli importi che vanno a ridurre l’importo dell’IRPEF da pagare;
  • deduzioni, ovvero gli importi che vanno ad abbattere il reddito imponibile (come i contributi al fondo pensione).

Di seguito le principali detrazioni e deduzioni già presenti in precompilata:

  • interessi passivi sui mutui;
  • premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni;
  • premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi;
  • contributi versati per i lavoratori domestici;
  • spese sanitarie;
  • spese veterinarie;
  • spese universitarie;
  • spese funebri;
  • contributi versati alla previdenza complementare (di cui parleremo nel prossimo paragrafo);
  • spese per la frequenza degli asili nido;
  • spese scolastiche;
  • erogazioni liberali agli enti del terzo settore;
  • spese di ristrutturazione e/o efficientamento energetico.

Per ulteriori dettagli e approfondimenti ecco la guida dell’Agenzia delle Entrate La Dichiarazione Precompilata 2022.

Fondo Pensione e dichiarazione precompilata

Chiudiamo con un approfondimento sulle deduzioni spettanti per i contributi versati alla previdenza complementare, dunque anche al Fondo Priamo, ricapitolando le regole di questo importante beneficio fiscale di cui possono godere gli aderenti.

Ogni anno è infatti possibile dedurre dal reddito imponibile (il reddito su cui si calcola l’IRPEF) fino a 5.164,57 euro di contributi versati al fondo pensione.

Il tetto massimo riguarda il singolo contribuente, dunque:

  • resta fisso a 5.164,57 euro anche se si versa a più fondi pensione differenti;
  • comprende anche gli eventuali contributi versati per i soggetti fiscalmente a carico iscritti anch’essi a una forma di previdenza complementare.

Considerando che questa informazione è già presente nella precompilata, dove puoi trovare il dato per controllare che tutto sia indicato correttamente? Ecco le caselle che devi cercare a seconda del modello:

  • righi da E27 a E30 per il 730;
  • righi da RP27 a RP30 per il modello Redditi.

Cosa succede invece ai contributi eccedenti, quelli che superano il limite di 5.164,57 euro?

In questo caso entra in gioco un ulteriore beneficio fiscale. Gli importi non dedotti, infatti, saranno fiscalmente esenti in fase di prestazione della pensione integrativa.

In sostanza, al momento di percepire la pensione integrativa questa verrà tassata con aliquota che va dal 9 al 15%, a esclusione dei contributi non dedotti negli anni precedenti.

Per ottenere questo beneficio è necessario comunicare annualmente al Fondo Priamo gli importi non dedotti in dichiarazione.

Facciamo un esempio numerico, per chiarire meglio:

  • nel 2021 hai versato al Fondo Priamo contributi per 6.000 euro,
  • nel 730/2022 puoi dedurre l’importo massimo di 5.164,57 euro;
  • dovrai comunicare al Fondo Priamo l’importo residuo di 835,43 euro entro il 31 dicembre 2022.

Questi due benefici fiscali rientrano dunque tra gli importanti vantaggi dell’adesione alla previdenza complementare.

Per un ulteriore approfondimento vai alla nostra pagina I vantaggi dell'adesione.

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