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Riscatto per premorienza: come richiederlo al fondo pensione

Il riscatto per premorienza è una delle possibili prestazioni riconosciute dal fondo pensione, che riguarda in particolare il malaugurato caso in cui l’aderente muoia prima di aver maturato i requisiti per accedere alla pensione pubblica, e di conseguenza anche a quella integrativa.

Si tratta, nei fatti, di una prestazione che protegge il risparmio previdenziale fino a quel momento accumulato e lo destina agli aventi diritto, in modo che il capitale accumulato non vada perduto.

In questo articolo vedremo nel dettaglio cos’è e come funziona il riscatto per premorienza, chi sono i soggetti interessati da questa particolare prestazione e in che modo viene tassata.

Infine, vedremo come designare i beneficiari del riscatto per premorienza con il Fondo Priamo e in che modo questi ultimi possono farne richiesta in caso di decesso prematuro dell’aderente.

Cos’è il riscatto al fondo pensione per premorienza?

Chi aderisce a un fondo pensione, oltre a garantirsi una pensione integrativa rispetto a quella da previdenza obbligatoria, attraverso i contributi versati può tutelare i propri cari nel caso in cui si verifichi il malaugurato evento di una sua morte prematura.

La risposta a questa esigenza di protezione è il riscatto per premorienza, che consiste nella possibilità di riconoscere ai beneficiari designati o agli eredi l’importo del montante accumulato fino al decesso dell’aderente, comprensivo dei rendimenti maturati e al netto di imposte e costi.

In parole semplici: se l’aderente al fondo pensione muore prima di maturare i requisiti per il pensionamento, la posizione individuale non è persa, ma spetta agli aventi diritto.

Una opportunità importante, dunque, soprattutto nel caso in cui l’aderente sia l’unico percettore di reddito in famiglia o comunque la persona che maggiormente sostiene il reddito familiare.

Leggi anche il nostro articolo Cosa fare in caso di decesso del pensionato/aderente

Chi ha diritto a chiedere il riscatto per premorienza?

Gli aventi diritto al riscatto per premorienza sono definiti dall’art. 14, comma 3, del D.Lgs. 252/2005.

Si tratta di soggetti elencati in ordine di priorità, esattamente come segue:

  • coloro che sono stati indicati al fondo pensione dall’aderente stesso, sia persone fisiche sia persone giuridiche (come enti del terzo settore ecc.);
  • in assenza dei primi, si passa agli eredi testamentari;
  • se manca anche il testamento, gli aventi diritto sono gli eredi legittimi, come previsto dall’art. 565 del Codice Civile, e dunque coniuge, discendenti, ascendenti (genitori e nonni), fratelli, sorelle e gli altri parenti fino al sesto grado.

Infine, se mancano tutti i soggetti precedentemente menzionati, la posizione individuale resta in capo al fondo e viene suddivisa tra tutti gli altri aderenti, come ribadito dalla COVIP con la Risposta a quesito in tema di trattamento di posizioni prescritte presso forme pensionistiche individuali e collettive dell’aprile 2023.

Come viene tassato il riscatto per premorienza?

Il riscatto per premorienza è soggetto a tassazione e l’aliquota applicata dipende dalla permanenza dell’aderente nel fondo.

Le somme erogate (al netto della componente finanziaria che ha già scontato l’imposta sostitutiva del 20%, nonché dei contributi non dedotti) sono assoggettate a una ritenuta a titolo d’imposta con aliquota del 15%, che si riduce dello 0,30% per ogni anno eccedente il quindicesimo di partecipazione a forme pensionistiche complementari, fino a giungere a un'aliquota minima del 9%.

Anche questa prestazione, esattamente come la pensione integrativa, è dunque sottoposta a una tassazione agevolata.

Leggi anche il nostro articolo Come funziona il riscatto totale del Fondo Pensione a scadenza

Come designare i beneficiari del riscatto per premorienza al Fondo Priamo

Per usufruire del riscatto per premorienza, l’iscritto a Fondo Priamo deve innanzitutto compilare la sezione “Soggetti designati” presente nell’Area riservata agli aderenti (a cui è possibile accedere anche con lo SPID).

Per designare più di un soggetto, occorre indicare se si intende:

  • suddividere il riscatto in parti uguali;
  • assegnare a ciascuno una specifica percentuale;
  • designare i soggetti in alternativa tra loro, ad esempio: il designato n. 2 riceve la somma in caso di morte del designato n. 1, il designato n. 3 riceve la somma in caso di morte sia del designato n. 1 che n. 2, ecc.

Se non si forniscono questi dati, le somme accumulate nel Fondo, al netto delle imposte e dei costi di gestione, saranno liquidate agli eredi indicati nel testamento del deceduto oppure a quelli stabiliti all'eredità legittima.

In assenza di tutti questi soggetti, come detto, la posizione individuale verrà suddivisa fra tutti gli aderenti a Fondo Priamo.

Come richiedere il riscatto per premorienza al Fondo Priamo

Per ottenere questa prestazione, i soggetti aventi diritto al riscatto per premorienza (beneficiari o eredi che siano) devono compilare il Modulo di liquidazione per decesso, indicando i seguenti dati:

  • dati anagrafici e numero di iscrizione a Priamo dell’aderente deceduto;
  • dati degli eredi o designati, indicando anche il proprio status in quanto richiedente (grado di parentela o designazione);
  • IBAN su cui accreditare l’importo dovuto.

Al modulo occorre poi allegare i seguenti documenti:

  • certificato di morte dell’iscritto;
  • copia del documento di identità e del codice fiscale di ogni erede o designato;
  • in caso di richiesta di versamento delle somme su un conto corrente di un’altra persona, la delega all’incasso con fotocopia del documento di identità del delegato;
  • in caso di eredi legittimi, la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante l’esistenza, le generalità e il titolo degli eredi richiedenti;
  • in caso di soggetto designato dall’iscritto, la documentazione idonea a comprovare la propria designazione, se questa non è già in possesso del fondo;
  • in caso di eredi o soggetti designati minori di età o incapaci, la copia del provvedimento del giudice tutelare che autorizzi il genitore superstite esercente la potestà genitoriale o il tutore a richiedere il riscatto della posizione individuale dell’iscritto defunto in favore del minore o dell’incapace;
  • in caso di eredi testamentari, la copia autentica del testamento nel caso di eredi testamentari o designazione testamentaria;
  • in caso di designato ente/persona giuridica, l’attestazione della CCIAA o della Prefettura e la copia del codice fiscale e di valido documento di identità del rappresentante legale della persona giuridica designata.

La documentazione completa va poi trasmessa:

  • a mezzo raccomandata A/R a Fondo Pensione Priamo, Via Federico Cesi n. 72, 00193 Roma;
  • via PEC all’indirizzo info@pec.fondopriamo.it.

La tempistica a seguito della ricezione della domanda da parte di Priamo è la seguente:

  • entro 30 giorni dalla ricezione, se c’è qualcosa che non va nella compilazione della richiesta o negli allegati presentati, il Fondo informa il richiedente tramite lettera o via mail;
  • entro 180 giorni dal momento in cui la pratica è completa,viene erogata la prestazione;
  • successivamente al bonifico, il Fondo trasmette un documento che riepiloga la tassazione applicata.

Leggi anche il nostro articolo Come funziona il riscatto totale del Fondo Pensione a scadenza

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