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APPROVATO IL BILANCIO 2022

Il 3 maggio si è svolta l’Assemblea dei Delegati di Priamo per l’approvazione del Bilancio 2022.

La riunione dell’Assemblea, che si è svolta in presenza ed ha visto una significativa partecipazione dei Delegati, ha rappresentato anche una utile occasione di confronto e di condivisione delle linee strategiche che il Fondo adotterà nell’esercizio 2023.

Il Presidente del Fondo Matteo Colamussi ha, infatti, puntualizzato “come la nuova Governance insediatasi a maggio 2022, è stata fortemente impegnata nel ridefinire un nuovo Assetto organizzativo, con l’obiettivo di tracciare, in modo ancora più puntuale, compiti, funzioni, poteri ed indentificare le conseguenti responsabilità dei Componenti della Struttura di Priamo”. È opinione del Presidente e dell’intero CdA che “ciò contribuirà a rendere il Fondo più performante e competitivo nella sua attività, ancora più dinamico e fruibile nell’interazione con gli aderenti e con l’intera platea di riferimento. Fidelizzare il rapporto con i lavoratori già iscritti e Priamo e dare un nuovo impulso allo Strumento Previdenziale attraverso una campagna info/formativa, saranno i prossimi impegni cui la Governance e la Struttura dedicheranno la massima attenzione, al fine di rendere Priamo una realtà sempre più centrale nella vita dei Lavoratori dei settori di riferimento”.

Nel corso della riunione si è rappresentato come il 2022, alla stessa stregua dei due esercizi che lo hanno preceduto, è stato un anno caratterizzato da fattori esogeni di eccezionale rilievo e gravità: ai pesanti strascichi lasciati sul versante economico e sociale della pandemia, si aggiunge un’ inflazione molto elevata che non accenna a rallentare la sua crescita, la guerra Russia/Ucraina, le politiche monetarie restrittive attuate dalle Banche Centrali proprio per contrastare la crescita dell’inflazione, hanno accresciuto la volatilità dei mercati finanziari con inevitabili impatti che hanno condizionato, in modo negativo, sia gli asset obbligazionari sia quelli azionari influenzando, inevitabilmente, la redditività del Fondo.

Continua, invece, con trend positivo la crescita delle adesioni al Fondo e dei flussi contributivi in ingresso, di seguito una sintesi dei principali numeri di Priamo al 31/12/2022:

  • il totale degli aderenti al Fondo ha raggiunto le 115.803 unità (+3,1% rispetto al precedente esercizio), registrando 7.585 nuove adesioni a fronte di n. 4.178 cessazioni;
  • in crescita del +7,27% il flusso dei contributi annui in ingresso che per l’esercizio 2022 ammontano a € 258.952.703;
  • le prestazioni erogate sono pari a 7.185 corrispondenti ad un flusso in uscita pari ad € 135.678.132,51;
  • l’attivo in gestione (ANDP) si attesta a € 1.918.233.131;
  • rendimenti 2022 negativi ma nettamente al di sopra della media dei rendimenti degli altri FPN (fondi pensione negoziali)

 

MEDIA RENDIMENTI NETTI FPN*

RENDIMENTI NETTI PRIAMO

GARANTITO

-6,1%

-1,1%**

OBBLIGAZIONARIO MISTO

-10,3%

-5,6%***

BILANCIATO

-10,5%

-10,1%****

*Fonte: Commissione di Vigilanza sui fondi pensione (COVIP)
**Comparto Garantito Protezione
***Comparto Bilanciato Prudenza
****Comparto Bilanciato Sviluppo

Nel primo trimestre 2023, Priamo inverte la tendenza, facendo registrare valori positivi e decisamente superiori alla media di mercato:
secondo la rilevazione al 31/03/2023, pubblicata nell’articolo di Milano Finanza lo scorso 15/4, Priamo è tra i fondi pensione negoziali che hanno registrato i migliori rendimenti su due dei tre Comparti in gestione: il comparto Bilanciato Sviluppo ha ottenuto un rendimento positivo del 3,30%, decisamente superiore rispetto alla media dei comparti bilanciati per i quali si calcola una performance media di 2,48%, ponendosi in prima posizione su sedici comparti equiparabili per asset allocation strategica (AAS).

Anche la linea obbligazionaria mista di Priamo (Comparto Bilanciato Prudenza) è riuscita ad ottenere un ottimo rendimento, pari a 2,07%. Quest’ultimo si colloca al secondo posto su nove comparti comparabili per AAS dei Fondi negoziali.

Più contenuta risulta, invece, il recupero del comparto Garantito Protezione in quanto, in questa prima fase, ha registrato un rendimento minore rispetto alla media dei garantiti (0,48% contro una performance media dello 0,96%). Questo rendimento meno brillante è certamente dovuto all’avvio del nuovo mandato di gestione, operativo dal  1 marzo 2023 ed all’entrata a regime della nuova politica d’investimento che, superata la fase di avvio, consentirà, con buone possibilità, di migliorare la redditività del comparto.

Scarica gli atti integrali di Bilancio 2022 

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