Il Fondo Pensione Priamo, in ottemperanza alle disposizioni del Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019 relativo all’informativa in materia di sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, rende note le informazioni circa la propria politica sull’integrazione dei rischi di sostenibilità nel processo decisionale relativo agli investimenti, con lo scopo di consentire agli investitori finali di adottare decisioni di investimento orientate al rispetto della sostenibilità.
Nell’ambito della sua Politica d’Investimento, pur tenendo conto dei rischi ambientali sociali e di governance, il Fondo Pensione PRIAMO non promuove caratteristiche sociali o ambientali o una loro combinazione di cui all’art.8 del Regolamento (UE) 2019/2088, né, attualmente, ha come obiettivo la realizzazione di investimenti sostenibili di cui all’art. 9 del Regolamento (UE) 2019/2088.
Il Fondo implementa costantemente la propria Politica di Investimento in ottica ESG e negli ultimi due anni ha intrapreso azioni significative quali:
L’impegno del Fondo Priamo quale investitore responsabile è diventato ancora più evidente nel 2022, con l’iscrizione come membro del Forum per la Finanza Sostenibilità e con l’adozione dei SDGs (Sustainable Development Goals) 5,8 e 13 da perseguire all’interno della propria organizzazione e da promuovere verso i principali stakeholders e all’interno della propria politica di investimento.
I tre obiettivi sostenibili perseguiti dal Fondo Priamo sono:
PRIAMO integra i rischi di sostenibilità sia nel processo decisionale d’investimento (ex-ante) sia nel monitoragio (ex-post) del proprio patrimonio finanziario.
A partire dal 2021, con il supporto del proprio advisor finanziario, il Fondo monitora, tramite una metodologia di scoring ESG proprietaria dell’advisor, la rischiosità in termini di sostenibilità del portafoglio finanziario. Il modello di monitoraggio è basato su un’analisi bottom-up a singolo titolo di tutti gli emittenti di titoli (governativi e corporate) presenti all’interno dei Comparti Finanziari, compreso il look-through di eventuali OICR.
Le asset class liquide (azioni, obbligazioni, fondi OICR) vengono valutate con un rating proprietario ESG dell’advisor finanziario da 0 a 100 basandosi su dati ufficiali pubblicati annualmente da imprese e paesi. L’analisi si differenzia a seconda che si tratti di imprese (azioni e corporate bond) o paesi emittenti (bond governativi).
L’attribuzione di un punteggio a ESG a ciascuna impresa deriva dall’analisi delle stesse per decine di metriche valutative ESG suddivise in 3 macrocategorie (E; S; G) e 13 sub-categorie.
I dati aziendali rilevanti in materia ESG vengono estrapolati da documenti di provenienza aziendale, come rapporti di responsabilità sociale delle imprese, relazioni annuali ed il sito Web della società.
Lo stesso paragone viene riportato per i peers con un confronto, per ogni metrica, con la mediana dell’industria di riferimento. Come accennato in precedenza, le metriche ESG per le imprese utilizzate riflettono i dati ritenuti più pertinenti per l'industria della società di destinazione. Le industrie vengono raggruppate in grandi categorie per la selezione delle metriche di maggiore, medio e minore impatto ambientale (Environmental), e maggiore e minore impatto sociale (Social, in particolare, per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro) per le stesse. Il peso delle singole metriche di governance è lo stesso per ogni industria.
L’ESG Score di ogni singola azienda dipende da come questa si posizione in termine di ranking all’interno dell’universo investibile, che comprende oltre 7.000 imprese emittenti.
I fondi OICR vengono analizzati a look-through al singolo titolo e, a seconda che le singole holding abbiano come emittente un’impresa o un paese, viene seguita la metodologia di rating descritta in precedenza, aggregando successivamente tutti i singoli punteggi ponderandoli per il peso del titolo all’interno del fondo.
Il rating del portafoglio verrà paragonato al rating dell’universo investibile utilizzato che comprende più di 200 paesi e più di 8.000 imprese emittenti, quotate nei principali mercati azionari europei, americani e asiatici. Gli scoring dei paesi e delle imprese vengono aggiornati a livello annuale. La metodologia di ESG Scoring si basa su un approccio bottom-up al singolo titolo. È quindi possibile
effettuare analisi ad ogni tipo di aggregazione (i.e. Comparti/Asset Class). La risultanza del punteggio dell’aggregato è una media ponderata del punteggio delle singole holding per i pesi all’interno dell’aggregato.
Il monitoraggio include anche l’individuazione dei titoli investiti nei c.d. settori controversi in ottica ESG.
I criteri ESG sono inseriti in fase di valutazione dei gestori, integrando, così, la Politica di Investimento con i fattori ambientali, sociali e di governance.
Il monitoraggio mensile dei rischi ESG dei singoli gestori permette a PRIAMO di poter verificare la rispondenza di questi rispetto alle linee guida delle convenzioni di gestione e di intraprendere, qualora necessario, azioni correttive.