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Rendita fondo pensione con opzione LTC: come funziona

La non autosufficienza è una condizione difficile per chi la vive e per i propri cari, poiché necessita di un costante impegno fisico e finanziario. Un supporto è rappresentato da una soluzione fornita dai fondi pensione, denominata opzione LTC (Long Term Care).

In questo articolo scopriremo cosa significa LTC, cos’è e come funziona la rendita del fondo pensione con opzione LTC, perché è importante valutare questa opzione e quali sono le condizioni di non autosufficienza.

Infine vedremo come funziona l’opzione Long Time Care del Fondo Priamo.

Cosa significa LTC (Long Time Care)?

Long Term Care tradotto in italiano significa letteralmente “cure a lungo termine”. In campo finanziario, assicurativo e previdenziale, invece, il termine LTC viene utilizzato per indicare le necessità in termini di cure e prestazioni per quei soggetti che, in via temporanea o irreversibile, si ritrovano a perdere la propria autosufficienza.

Parliamo di persone che non sono in grado di svolgere autonomamente le azioni basilari quali muoversi, alimentarsi e lavarsi, situazioni che di fatto necessitano di assistenza costante nel corso della giornata.

Questo si traduce in esigenze finanziarie consistenti che, se non adeguatamente previste, potrebbero mettere in seria crisi il bilancio familiare.

Fondo pensione con opzione LTC

Una situazione davvero dolorosa e spiacevole, dunque, che può aggravarsi se la famiglia non è finanziariamente organizzata per affrontarla in maniera adeguata.

Per questo motivo alcuni fondi pensione, in particolare i fondi negoziali come Priamo, consentono agli iscritti di usufruire della cosiddetta opzione LTC.

Si tratta della possibilità di raddoppiare l’importo della rendita, cioè della pensione integrativa per intenderci, nel caso in cui l’iscritto si trovi a vivere in condizioni di non autosufficienza, ipotesi che in vecchiaia purtroppo può verificarsi.

L’importanza dell’opzione LTC

L’opzione LTC va oltre la semplice tutela finanziaria della propria vecchiaia, che è il primo obiettivo di chi si iscrive a una forma di previdenza complementare.

Questa scelta, infatti, protegge anche dal rischio di perdere la propria autosufficienza, con la conseguente necessità di ulteriori risorse finanziarie per se stessi e per i propri cari.

Per rendere bene l’idea, vediamo nel dettaglio che cosa significa perdere l’autosufficienza, cioè il non essere in grado di svolgere autonomamente almeno 4 atti basilari della vita quotidiana tra i seguenti 6:

  1. farsi il bagno, dunque lavarsi da soli in doccia o vasca da bagno;
  2. vestirsi e svestirsi, quindi indossare e togliersi correttamente gli abiti e le eventuali apparecchiature o arti artificiali;
  3. mobilità, cioè alzarsi dalla sedia o dal letto e di compiere anche piccoli spostamenti;
  4. continenza, dunque il controllo delle funzioni della vescica e di quelle intestinali, eventualmente utilizzando autonomamente indumenti protettivi o appropriate apparecchiature chirurgiche in modo da mantenere un basilare livello di igiene;
  5. nutrirsi, dunque capacità di consumare bevande e cibo;
  6. igiene personale, quindi possibilità di andare in bagno, salire e scendere dalla toilette e lavarsi autonomamente per mantenere un adeguato livello di igiene del proprio corpo.

Si tratta di una condizione difficile da affrontare, che rende necessaria un’assistenza pressoché costante, cure e servizi dedicati, tutti elementi che di fatto innalzano le esigenze personali e familiari in termini finanziari.

Per questo motivo, l’opzione LTC può essere una risposta a questo tipo di rischio, che cresce con l’avanzare dell’età del soggetto interessato.

Fondo Priamo e opzione Long Term Care

Il Fondo Priamo, tra le diverse possibilità offerte ai soggetti iscritti, propone la propria opzione F, ovvero la copertura Long Term Care, la rendita vitalizia immediata annua rivalutabile con raddoppio in caso di perdita di autosufficienza.

L’opzione può essere esercitata dagli aderenti fino a 70 anni e prevede:

  • pagamento immediato della rendita al pensionato;
  • nel caso in cui nel corso del suo godimento il pensionato diventi non autosufficiente per il compimento degli atti quotidiani di vita (ad esempio alzarsi da solo, vestirsi da solo, lavarsi da solo, mangiare da solo, etc.) il raddoppio della rendita iniziale secondo le condizioni stabilite nel contratto.

Il Fondo Priamo consiglia questa opzione a chi vuole tutelarsi con un reddito maggiore nel caso in cui sia costretto a ricorrere a forme di assistenza per perdita dell’autosufficienza.

Per approfondire, vai alla nostra pagina La prestazione pensionistica sotto forma di rendita

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