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Cos'è la Certificazione Unica e chi deve rilasciarla

La Certificazione Unica (ex CUD) è il documento fondamentale per fare la dichiarazione annuale dei redditi. Si tratta di un documento che riepiloga i redditi percepiti e le ritenute fiscali subite e deve essere emesso dal datore di lavoro, per i dipendenti, o dal committente, per i lavoratori autonomi.

In questo articolo vedremo nel dettaglio quali informazioni contiene, chi deve inviarla, chi sono i destinatari ed entro quali scadenze per essere in regola con gli adempimenti fiscali.

Cos’è e a cosa serve la Certificazione Unica

La Certificazione Unica, per chi percepisce redditi da lavoro dipendente e/o autonomo, è il documento di base per poter compilare la dichiarazione annuale dei redditi, nella sezione “redditi da lavoro”, appunto.

Che differenza c'è tra CUD e Certificazione Unica? La risposta è: nessuna differenza. La CU è semplicemente la nuova versione del vecchio modello CUD, ormai non più in uso.

Si tratta di un documento che contiene i redditi percepiti dai lavoratori - autonomi e dipendenti - l'anno precedente rispetto a quello in cui viene prodotto e consegnato. In sostanza la Certificazione Unica 2023 o CU 2023, riguarda i redditi da lavoro percepiti nel 2022.

Nella Certificazione Unica sono presenti diverse informazioni, in particolare:

  • dati anagrafici di chi ha percepito i redditi certificati;
  • dati identificativi del datore di lavoro o dell’ente di previdenza che ha elaborato la certificazione (come vedremo in seguito);
  • informazioni di dettaglio sul reddito: reddito imponibile, importo degli assegni familiari percepiti, ritenute applicate al reddito ecc.;
  • se presenti, dati del coniuge e dei figli a carico (o altri familiari a carico);
  • dati relativi contributi e al TFR;
  • redditi da lavoro autonomo;
  • redditi diversi;
  • redditi percepiti e le ritenute subite relativamente agli affitti brevi;
  • sezione per la destinazione di 8 per mille, 5 per mille e il 2 per mille dell’IRPEF.

In sostanza, è un riepilogo dei redditi percepiti nel corso dell’anno e si riceveranno tante certificazioni quanti sono i datori di lavoro o i committenti avuti nel corso dell’anno.

Ad esempio, se un lavoratore dipendente ha cambiato lavoro nel corso del 2023 riceverà almeno due certificazioni.

Chi è tenuto a presentare la Certificazione Unica?

Il soggetto che paga i compensi da lavoro dipendente o da lavoro autonomo, deve versare le ritenute IRPEF su detti compensi e produrre la relativa certificazione annuale: la Certificazione Unica​.

In pratica spetta al cosiddetto sostituto di imposta, che tipicamente coincide con la figura del datore di lavoro, per i dipendenti, o del committente/cliente, per i lavoratori autonomi.

Chi produce la certificazione è tenuto ad adempiere a due obblighi:

  • trasmettere la certificazione all’Agenzia delle Entrate, che in questo modo potrà alimentare con i dati le dichiarazioni precompilate e procedere a controlli incrociati a campione;
  • consegnare la certificazione al cosiddetto percipiente, cioè al lavoratore dipendente o al collaboratore autonomo.

Chi deve avere la Certificazione Unica oltre ai lavoratori in attività? Questo documento riguarda anche:

  • pensionati;
  • lavoratori che percepiscono la Naspi (la disoccupazione, per intenderci);
  • lavoratori in cassa integrazione o mobilità.

Chi certifica i redditi di pensionati, lavoratori in disoccupazione, cassa integrazione e mobilità?

In questo caso parliamo di Certificazione Unica INPS, che viene resa disponibile direttamente sul sito INPS utilizzando i relativi servizi online, attraverso le credenziali SPID oppure la CIE (carte d'identità elettronica).

È comunque possibile ottenere una copia cartacea rivolgendosi a:

  • sedi fisiche INPS;
  • CAF e commercialisti;
  • via PEC (posta elettronica certificata) all’indirizzo richiestaCertificazioneUnica@postacert.inps.gov.it, allegando alla richiesta una scansione del proprio documento di identità;
  • contattando il call center 803.164 gratuito se si chiama da telefono fisso e il numero 06.164164 a pagamento se si chiama da cellulare, o al numero verde 800-434320 con risponditore automatico.

Quando arriva la Certificazione Unica?

Come abbiamo visto, i sostituti d'imposta che producono le certificazioni uniche, hanno due obblighi di invio, che per il 2023 hanno le seguenti scadenze:

  • trasmissione all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo 2023;
  • consegna al lavoratore dipendente sempre entro il 16 marzo 2023;
  • consegna ai collaboratori autonomi che non presentano il modello 730, entro il 31 ottobre 2023.

Per i lavoratori autonomi i termini sono più ampi perché questi soggetti non possono compilare il 730, che a sua volta ha tempi più ristretti rispetto al modello Redditi.

Ricordiamo, infine, che l’omesso o errato invio all’Agenzia delle Entrate comporta l’applicazione di una sanzione pari a 100 euro per ogni certificazione omessa o errata, con riduzione a un 1/3 se si provvede all’invio entro 60 giorni dal termine ordinario.

Dove scaricare la certificazione unica?

Si può sempre scaricare la certificazione unica dal sito dell’Agenzia delle Entrate, accedendo alla propria Area Riservata attraverso le credenziali:

  • SPID (Sistema Pubblico dell’Identità Digitale);
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica);
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Una volta effettuato l’accesso, bisognerà entrare nel Cassetto Fiscale.

A questo punto sulla sinistra nella barra dedicata alle “Consultazioni” occorrerà selezionare “Dichiarazioni Fiscali” e poi “Certificazione Unica”. 

Che differenza c'è tra Certificazione Unica e 730?

La Certificazione Unica è già di per sé una dichiarazione dei redditi. Per questo motivo, i soggetti lavoratori dipendenti che nell’anno hanno avuto un unico datore di lavoro e non hanno nessuna spesa detraibile o deducibile (ad esempio spese sanitarie o ristrutturazioni), non sono tenuti a compilare la dichiarazione dei redditi, 730 o modello Redditi che sia.

Se invece sono presenti almeno due certificazioni in capo al medesimo soggetto e/o ci sono delle spese deducibili/detraibili, allora occorre compilare la dichiarazione con i dati presenti nelle certificazioni stesse.

Se si procede con la dichiarazione dei redditi precompilata, inoltre, i dati delle certificazioni saranno già presenti sul modello, dal momento che l’Agenzia delle Entrate li ha già ricevuti.

Dunque basterà controllare soltanto che sia tutto in ordine.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate puoi trovare modello e istruzioni della certificazione unica 2023.

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