Home > Blog di Priamo > Conto economico e conto finanziario: definizioni e differenze

Il blog di Priamo

Conto economico e conto finanziario: definizioni e differenze

Il conto economico e il conto finanziario sono due strumenti utili ad analizzare in maniera accurata la situazione finanziaria di una persona, di una famiglia o di realtà più complesse, come aziende ed enti pubblici.

Si tratta, dunque, di analisi che partono da punti di vista differenti, come vedremo, ma che, combinati fra loro, offrono un quadro completo, utile a conoscere il presente e a pianificare il futuro, anche in un’ottica previdenziale.

In questo articolo vedremo cos’è e come funziona il conto economico, per poi passare al conto finanziario. Analizzeremo, poi, le differenze fra i due strumenti.

Infine, vedremo in che modo conto economico e finanziario sono utili per fare le proprie scelte previdenziali.

Cos’è il conto economico?

Il conto economico riguarda costi e ricavi di un soggetto o di una famiglia in un determinato periodo di tempo e serve a comprendere qual è la situazione nell’arco di un anno, o di periodi più brevi, come un semestre, un trimestre o un singolo mese.

Si mettono a confronto ricavi e costi per capire se il denaro in entrata supera o meno quello in uscita, in modo da prendere le decisioni informate circa le opportunità di incrementare le entrate (chiedendo un aumento, investendo e contraendo un prestito) o di ridurre le uscite (limitando delle spese non essenziali, ad esempio).

Partiamo con i ricavi, che possono essere di varia natura e provenienza:

  • stipendio;
  • rendite derivanti dal patrimonio immobiliare, quindi canoni di locazione;
  • sussidi, ad esempio una pensione di invalidità;
  • assegno di mantenimento, nel caso delle persone divorziate;
  • rendimenti degli investimenti (ad esempio rendimenti maturati sul fondo pensione).

Dunque, le entrate possono essere di vario genere e derivare o dal lavoro o dal capitale investito. Per questo, distinguerle risulta fondamentale per capire dove e come agire per incrementarle.

Poi, ci sono i costi da sostenere, alcuni noti a priori e ricorrenti di mese in mese (o anno in anno) - bollette, affitto o mutuo, assicurazione auto, imposte, ecc. -, altri che possono invece variare anche in maniera consistente, come ad esempio pranzi e cene fuori casa, vacanze e viaggi, abbigliamento, ecc.

Infine, ci sono le spese di emergenza, quelle impreviste e che si possono manifestare all’improvviso, come un intervento urgente dal dentista o un guasto all’auto.

Alla fine del periodo oggetto di analisi, è sempre possibile redigere un conto economico per capire come è andata e quali sono le possibili iniziative da mettere in campo nel caso in cui si spenda più di quanto si guadagni.

Leggi anche il nostro approfondimento Come gestire i propri soldi con la regola 50/30/20.

Cos’è il conto finanziario?

Il conto finanziario tiene traccia di tutti i flussi di denaro in entrata e in uscita, in modo da conoscere l’effettiva disponibilità finanziaria.

Per cercare di essere più chiari possibili, facciamo un paio di esempi di flussi finanziari rispetto al momento in cui si manifestano un ricavo o un costo:

  • il flusso finanziario in entrata dello stipendio si genera al momento in cui riceviamo il bonifico del datore di lavoro, mentre la busta paga rappresenta un ricavo da inserire nel conto economico;
  • il flusso finanziario in uscita di una bolletta elettrica va misurato nel momento in cui la paghiamo e non quando riceviamo la fattura dell’operatore.

Dunque, attraverso il conto finanziario riusciamo a misurare la liquidità effettivamente disponibile in un determinato momento e quali e quanti sono i debiti e crediti a nostro carico.

Tornando ai nostri esempi; attraverso il rendiconto finanziario possiamo capire se saremo in grado di pagare una bolletta o se, al contrario, è il caso di chiedere una dilazione perché non avremo tutto il denaro necessario per pagarle. Viceversa, se notiamo un'elevata liquidità possiamo decidere di investirne una parte, ad esempio facendo un versamento una tantum al fondo pensione a cui siamo iscritti, per far fruttare quel denaro destinandolo a un progetto importante.

Leggi anche il nostro approfondimento Come funziona la contribuzione volontaria una tantum al fondo pensione?.

Differenze tra conto economico e conto finanziario

Per comprendere meglio le differenze tra conto economico e conto finanziario, è utile metterli a confronto su due questioni in particolare.

Il conto economico rappresenta la fotografia di entrate e uscite in un determinato periodo, tipicamente un anno solare, mentre il conto finanziario è una rappresentazione dei flussi e, se ben tenuto, informa sulle disponibilità finanziarie non solo in un determinato momento, ma anche in prospettiva futura.

In altre parole, il conto economico analizza il “cosa”, quali ricavi entreranno e quali spese è necessario sostenere, il conto finanziario ci informa sul quando, il momento in cui quei ricavi diventano una disponibilità finanziaria per il soggetto interessato oppure in cui quei costi diventeranno uscite effettive, dunque denaro che non sarà più possibile utilizzare.

Conto economico e finanziario per le scelte previdenziali

Una buona gestione del conto economico e del conto finanziario, come abbiamo già visto, agevola moltissimo una persona o un’intera famiglia nelle scelte finanziarie da mettere in campo nel presente e nel futuro.

Per gestire al meglio il proprio risparmio accantonato con finalità previdenziali, cioè con l’obiettivo di integrare la pensione pubblica futura, è importante utilizzare tutti gli strumenti disponibili.

I conti economico e finanziario richiedono una buona cultura finanziaria e una conoscenza approfondita della propria situazione, poiché occorre avere ben presenti tutte le entrate e le uscite, nonché gli effettivi flussi di denaro.

Il Rapporto Edufin 2023 ha rilevato che i soggetti aderenti alla previdenza complementare, dunque anche a fondi pensione come Priamo, dimostrano competenze finanziarie molto più elevate rispetto al resto della popolazione.

Questo perché chi sceglie di iscriversi a un fondo pensione fa una serie di riflessioni finanziarie riguardanti:

  • il proprio futuro e la necessità di integrare la pensione pubblica, ormai insufficiente a mantenere il proprio tenore di vita una volta lasciato il lavoro;
  • il proprio presente, nel momento in cui si decide l’ammontare della contribuzione ritenuta finanziariamente sostenibile, valutando anche tutti i benefici che ne conseguono, quali deduzione fiscale e contributo aggiuntivo a carico del datore di lavoro.

Dunque, avviare una dettagliata conoscenza del proprio denaro, a partire dai conti economico e finanziario, consente di lavorare sul proprio benessere presente e futuro.

Leggi anche il nostro approfondimento Rapporto Edufin 2023: il 17% del campione è iscritto alla previdenza complementare.

Scopri tutti i vantaggi del Fondo Priamo. Contattaci!

Il campi segnalati da (*) sono obbligatori

Articoli correlati