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Come funziona la contribuzione volontaria una tantum al fondo pensione?

La contribuzione volontaria una tantum al fondo pensione è la possibilità di versare delle somme aggiuntive da destinare alla previdenza complementare, oltre al TFR, ai contributi individuali mensili e all’eventuale contributo aggiuntivo del datore di lavoro.

In questo modo, l’aderente al fondo va a incrementare il montante sulla base del quale viene determinata la sua prestazione pensionistica integrativa.

In questo articolo vedremo nel dettaglio cos’è questa forma di contribuzione, come si può attivare e quali sono i vantaggi economici e fiscali a essa legati.

Cos’è la contribuzione volontaria una tantum al fondo pensione?

Gli aderenti a un fondo pensione negoziale, come il Fondo Priamo, oltre alla destinazione del TFR, ai contributi individuali versati mensilmente e a quelli del datore di lavoro, possono in qualsiasi momento decidere di andare a incrementare il montante della propria posizione individuale, attraverso quella che si definisce contribuzione volontaria una tantum.

Grazie a questa forma di contribuzione cresce dunque il montante complessivo su cui, al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento, verrà determinato l’importo dell’assegno pensionistico integrativo.

Ricordiamo, a tal proposito, che ai contributi versati si applica l’interesse composto. Questo significa che più è elevato il capitale, più crescono i rendimenti, i quali a loro volta si sommano al montante su cui si accumuleranno ulteriori rendimenti.

Quindi, al crescere della posizione, cresce l’accumulo di fondi per la pensione integrativa, sia in termini di capitale che di rendimenti.

Come fare la contribuzione volontaria una tantum

La procedura per la contribuzione volontaria una tantum al Fondo Priamo è molto semplice.

Una volta che l’iscritto ha deciso quale importo versare, deve utilizzare la procedura on line all’interno dell’area riservata o scaricare la procedura per il versamento di contribuzione una tantum per iscritti o pensionati presente nella sezione del sito “Modulistica-Contribuzione”

Accedendo alla propria area personale è possibile effettuare un versamento volontario attraverso la sezione "CONTRIBUZIONE – Effettua un versamento volontario".

In alternativa, l'aderente deve compilare con i propri dati e l’importo da versare l’ordine di bonifico già precompilato. Se viene utilizzata la procedura cartacea, inviare copia dell'ordine di bonifico al Fondo Priamo tramite PEC (info@pec.fondopriamo.it) o mail (info@fondopriamo.it) o posta (Via Marcantonio Colonna, 7 00192 Roma).

Si può decidere di attivare una contribuzione volontaria mensile, trimestrale o annuale.

Ecco le indicazioni dettagliate per la contribuzione volontaria una tantum al Fondo Priamo tramite supporto cartaceo

Quali sono i vantaggi della contribuzione volontaria al fondo pensione?

Oltre all’indubbio vantaggio di andare a incrementare il montante della posizione individuale, la contribuzione volontaria una tantum comporta anche un beneficio fiscale immediato, cioè la deducibilità in dichiarazione dei redditi dei contributi versati annualmente.

Ricordiamo, infatti, che tutti i versamenti individuali, a eccezione del TFR e di eventuali versamenti del datore di lavoro, sono deducibili dal reddito imponibile.

La deducibilità può raggiungere l’importo massimo annuo di 5.164,57 euro e comporta un abbattimento del reddito su cui viene poi calcolato l’IRPEF. Considerando l’aliquota IRPEF minima, il risparmio sulle imposte è pari ad almeno il 23% dei contributi versati nel corso dell’anno.

Dunque, chi ha versato meno di 5.164,57 euro può usare la contribuzione volontaria per sfruttare l’intero beneficio fiscale, beneficio che permane anche nel caso di superamento della soglia.

Ricordiamo, infatti, che il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui il versamento è stato effettuato occorre comunicare al Fondo i versamenti che non sono stati dedotti in dichiarazione dei redditi perché eccedenti il limite di legge.

In questo modo, il Fondo potrà escludere tali somme dalla base imponibile per il calcolo delle imposte applicate in fase di prestazione, quella tassazione che va dal 15 al 9% che viene applicata alla pensione integrativa, corrisposta sotto forma di rendita o di capitale.

Dunque, tutto quello che non viene dedotto nel corso degli anni si deduce comunque al momento della pensione.

Per tutta la modulistica del Fondo Priamo visita la nostra sezione Moduli.

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