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Dove inserire la deduzione fondo pensione nel 730

Un importante beneficio garantito dall’adesione a un fondo pensione è quello legato alla possibilità di operare una deduzione fiscale nel 730.

Questo significa che i contributi versati al fondo nel corso dell’anno possono essere dedotti dal reddito imponibile, riducendo dunque l’importo su cui viene poi calcolata l’IRPEF da versare.

In questo articolo vedremo cosa sono le deduzioni e come funzionano, come vengono applicate le deduzioni relative alla previdenza complementare e come inserire questi dati nel 730.

Scopriremo, inoltre, che la deducibilità dei contributi non è l’unico vantaggio fiscale previsto per chi sceglie di investire in un fondo pensione.

Cosa sono le deduzioni fiscali?

Le deduzioni fiscali sono importi che, per legge, è possibile sottrarre al cosiddetto reddito imponibile, abbattendolo.

In sostanza, le deduzioni vanno a ridurre l’importo del reddito su cui si vanno poi a calcolare le imposte da versare.

Facciamo un esempio numerico:

  • reddito pari a € 10.000;
  • importo deducibile pari a € 2.000;
  • aliquota pari al 23%

In questo caso il reddito imponibile si calcola come segue:

10.000 – 2.000 = 8.000.

L’imposta da versare è quindi pari a 1.840 (il 23% di 8.000).

Le deduzioni non vanno confuse con le detrazioni, che invece si sottraggono direttamente all’imposta da versare e non al reddito imponibile.

Deduzioni fiscali dei fondi pensione

I contributi versati annualmente nel fondo pensione sottoscritto, rientrano dunque nella famiglia delle deduzioni fiscali e contribuiscono a ridurre l’importo del reddito su cui calcolare l’IRPEF.

Questo significa che consentono di pagare minori imposte.

In particolare è possibile dedurre dalla dichiarazione dei redditi, 730 o modello Redditi, i contributi versati nel corso dell’anno di riferimento, per un importo massimo pari a € 5.164,57.

Al conteggio del totale dei contributi fiscalmente deducibili deve:

  • essere compreso anche l’eventuale contributo versato dal datore di lavoro;
  • essere escluso il contributo rappresentato dal conferimento del TFR al fondo pensione (poiché viene tassato in maniera diversa).

Tutto ciò significa che chi sceglie di aderire a un fondo pensione, recupererà in dichiarazione parte dell’importo versato sotto forma di minore IRPEF da versare.

Ricordiamo che l’IRPEF è un’imposta progressiva per scaglioni e che le aliquote attualmente in vigore sono le seguenti:

  • 23% per redditi fino a 15mila euro;
  • 27% per la parte di reddito tra 15mila e 28mila euro;
  • 38% per il reddito compreso tra 28mila e 55mila euro;
  • 41% per il reddito tra 55mila e 75mila euro;
  • 44% per il reddito che eccede i 75mila euro.

Facciamo nuovamente un esempio numerico:

  • reddito pari a 40mila euro;
  • contributo annuo versato nel fondo pensione pari a 4mila euro.

Il reddito imponibile diventa dunque 36mila euro (40mila meno 4mila) e l’imposta da versare ammonta a 10.000 euro che è la somma di:

  • 3.450 (23% di 15mila);
  • 3.510 (27% di 13mila);
  • 3.040 (38% di 8mila).

Se nello stesso esempio escludiamo la deduzione per il contributo versato al fondo pensione, l’importo dell’IRPEF sale a € 11.520 (1.520 euro in più) poiché l’importo dell’ultimo scaglione di reddito sale da 8mila a 12mila euro.

Leggi anche il nostro articolo TFR in azienda o in un fondo pensione: come scegliere?

Deduzione fondo pensione nel 730

Dove si inserisce l’importo della deduzione dei contributi al fondo pensione nel 730?

Innanzitutto ricordiamo che il 730 è un modello di dichiarazione dei redditi dedicato a lavoratori dipendenti e pensionati, mentre tutti gli altri soggetti devono utilizzare il modello Redditi.

Inoltre, il 730 garantisce il rimborso degli importi a credito nei confronti del Fisco (ottenuti proprio grazie a deduzioni e detrazioni inserite in dichiarazione), direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione.

Detto questo, l’importo dei contributi deducibili va inserito nei righi che vanno da E27 a E30, e l’Agenzia delle Entrate precisa che:

“Il contribuente non è tenuto alla compilazione dei righi da E27 a E30 se non ha contributi per previdenza complementare da far valere in dichiarazione. Questa situazione si verifica se, in assenza di ulteriori versamenti per contributi o premi non dedotti, relativi ad altre forme di previdenza integrativa, non è indicato alcun importo al punto 413 della Certificazione Unica 2021.”

Ricordiamo, infine, che possono essere dedotti anche i contributi versati per la previdenza integrativa di familiari a carico.

Ma se si sceglie il 730 precompilato le informazioni relative alla previdenza complementare sono già inserite in dichiarazione.

L’importo deducibile è inoltre presente sulla Certificazione Unica rilasciata dal datore di lavoro, nella sezione denominata “previdenza complementare” alla casella 412.

Leggi anche il nostro articolo Perché investire in un Fondo pensione per i figli

Gli altri vantaggi fiscali del fondo pensione

I vantaggi fiscali della previdenza complementare come il Fondo Priamo non si limitano a quello relativo alla fase di contribuzione visto finora.

Vi sono infatti altri benefici in:

  • Fase di gestione. I rendimenti maturati nel corso della gestione dei versamenti subiscono un prelievo fiscale tramite imposta sostitutiva pari al 12,5% sui rendimenti da Titoli di Stato e al 20% sui rendimenti da altri impieghi. Mentre tutte le altre tipologie di rendimenti finanziari subiscono un’imposizione minima del 26%.
  • Fase della prestazione. Le prestazioni finali per i lavoratori del settore privato, sia in forma di rendita che di capitale, vengono tassate con un’aliquota del 15% che si riduce dello 0,30% all’anno per ogni anno di permanenza nel fondo pensione oltre il quindicesimo, fino ad un’aliquota minima del 9%.

Ricordiamo per concludere, che la tassazione separata prevista per il TFR è spesso almeno pari al 24%.

Leggi anche il nostro articolo Cos'è e come funziona la previdenza complementare

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