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Fondo pensione per i lavoratori del settore marittimo: guida pratica

I lavoratori del settore marittimo, come molti altri dipendenti, si trovano oggi ad affrontare una sfida importante: il progressivo indebolimento della copertura previdenziale offerta dal sistema pubblico. Una realtà, questa, che rende sempre più necessario pianificare per tempo il proprio futuro pensionistico.

In questo articolo vedremo perché per i lavoratori del comparto marittimo sia vantaggioso valutare l’adesione a un fondo pensione, e perché il Fondo Priamo rappresenti la risposta più adatta a queste esigenze.

Nello specifico, andremo ad analizzare:

  • le modalità di adesione – sia esplicita che tacita – e come avviene l’iscrizione al Fondo;
  • le forme di contribuzione, inclusi i contributi a carico del datore di lavoro;
  • i comparti di investimento, per capire come viene gestito il risparmio previdenziale;
  • le prestazioni erogate dal Fondo, sia prima che dopo il pensionamento;
  • il trattamento fiscale di favore, che accompagna tutte le fasi dell’adesione: dalla contribuzione, alla gestione, fino all’erogazione della prestazione finale.

Perché un fondo pensione per i lavoratori marittimi?

Le pensioni pubbliche erogate dall’INPS, già oggi sotto pressione, rischiano in futuro di non garantire più un tenore di vita adeguato al termine della carriera lavorativa.

Per rispondere in modo specifico a queste esigenze sono nati i fondi pensione negoziali come Priamo: si tratta di strumenti di previdenza complementare pensati proprio per integrare la pensione pubblica e offrire agli aderenti una maggiore stabilità economica nel lungo periodo.

Che cos'è Fondo Pensione Priamo?

Come anticipato, Fondo Pensione Priamo è un fondo pensione negoziale, ovvero una forma di previdenza complementare collettiva pensata per i lavoratori dipendenti dei settori del trasporto pubblico, della logistica e, in particolare, del comparto marittimo.

Istituito nel 1998 su iniziativa delle principali parti sociali del Settore, Priamo è un’associazione senza scopo di lucro: il suo unico obiettivo è aiutare gli iscritti a costruire una pensione integrativa che affianchi quella pubblica, sempre più spesso insufficiente a garantire un adeguato tenore di vita al termine della carriera lavorativa.

Il Fondo si rivolge ai lavoratori coperti da specifici contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL), come quello del personale marittimo e amministrativo delle società aderenti a Confitarma, Assorimorchiatori, Federimorchiatori e Fedarlinea. Possono aderire, inoltre, anche i lavoratori cui si applicano i CCNL dei settori agenzie marittime e raccomandatarie e mediatori marittimi.

I lavoratori di questi comparti possono aderire a Priamo in due modi:

  • tramite scelta volontaria (adesione esplicita);
  • tramite il meccanismo del silenzio assenso, nel caso non esprimano alcuna scelta in relazione alla destinazione del TFR entro 6 mesi dall’assunzione (adesione tacita).

Chi aderisce a Priamo può contare su:

  • una gestione professionale e strettamente monitorata dei contributi versati,
  • costi estremamente bassi e contenuti rispetto ad altri strumenti finanziari;
  • la possibilità di scegliere tra diversi comparti di investimento;
  • una serie di prestazioni pensate per supportare il lavoratore in ogni fase della vita lavorativa e personale.

Grazie alla sua struttura e alla trasparenza garantita dalla gestione partecipata, Priamo rappresenta un alleato prezioso per chi desidera pianificare con serenità il proprio futuro finanziario, sfruttando appieno i vantaggi fiscali e contrattuali offerti dalla previdenza complementare.

Come aderire al Fondo Priamo

L’adesione al Fondo Pensione Priamo è semplice e accessibile a tutti i lavoratori del settore marittimo.

1. Adesione esplicita

Il lavoratore, entro 6 mesi dalla data di assunzione, può scegliere in modo volontario di destinare il proprio Trattamento di Fine Rapporto (TFR) a Fondo Priamo, anziché lasciarlo in azienda. In questo caso si parla di adesione esplicita, poiché l’interessato manifesta direttamente la propria volontà di aderire.

Per procedere, è necessario:

  • leggere in primo luogo i documenti informativi del Fondo (nello specifico la “Parte I - Informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota Informativa);
  • compilare e firmare il modulo di adesione;
  • consegnare la documentazione all’ufficio del personale della propria azienda.

L’adesione esplicita consente anche di attivare subito tutti i versamenti previsti, inclusi eventuali contributi a carico dell’azienda e quelli volontari a carico del lavoratore.

2. Adesione tacita

Se il lavoratore non esprime alcuna scelta entro 6 mesi dall’assunzione, il TFR viene automaticamente conferito al fondo pensione negoziale indicato nel CCNL di riferimento, che nel caso del settore marittimo è Priamo. Questa modalità è detta adesione tacita.

È importante sapere che anche in caso di adesione tacita, il lavoratore può in qualsiasi momento “convertire” la propria adesione in esplicita compilando l'apposito modulo. In questo modo potrà attivare tutti i versamenti aggiuntivi, oltre al solo TFR, e beneficiare così pienamente delle opportunità offerte dal Fondo.

Come funziona la contribuzione a Fondo Priamo

Il sistema di contribuzione verso Priamo è pensato per essere flessibile e adattabile alle diverse esigenze degli aderenti.

I contributi che alimentano la posizione previdenziale dell’iscritto, infatti, possono provenire da tre fonti principali:

  1. Trattamento di Fine Rapporto (TFR): come visto, il lavoratore può decidere di destinare al fondo il proprio TFR maturando. In caso di adesione tacita, il TFR viene conferito automaticamente al Fondo.
  2. Contributo a carico del lavoratore: l’aderente esplicito può scegliere di versare una quota mensile della propria retribuzione, pari ad almeno l’1%, che può essere aumentata volontariamente in qualsiasi momento, in base alle proprie possibilità economiche e agli obiettivi previdenziali personali.
  3. Contributo del datore di lavoro: in presenza del versamento a carico del lavoratore, il datore di lavoro è tenuto a versare un contributo aggiuntivo che va ad alimentare il montante dell’aderente.

Inoltre, il lavoratore ha la possibilità di effettuare versamenti volontari una tantum, ovvero contributi aggiuntivi occasionali, non soggetti a frequenza fissa.

Questa opzione può essere utile, ad esempio, in presenza di disponibilità economiche straordinarie (come un’eredità o una liquidazione), da destinare alla costruzione della propria pensione complementare.

Contribuzione per i lavoratori assunti dopo il 28 aprile 1993

Per i marittimi assunti dopo tale data, la contribuzione minima è generalmente così strutturata:

  • 100% del TFR maturando;
  • 1% della retribuzione a carico del lavoratore;
  • 2,5% della retribuzione a carico del datore di lavoro.

Contribuzione per i lavoratori già in servizio prima del 28 aprile 1993

Per chi era già occupato prima di questa data, il versamento del TFR è limitato al 33%, ma l’aderente può decidere di destinare al Fondo il 100% del TFR maturando. Anche in questo caso è comunque possibile incrementare volontariamente i propri versamenti.

Dove vengono investiti i contributi? I comparti del Fondo Priamo

Priamo è un fondo pensione multicomparto, ovvero offre ai suoi iscritti la possibilità di scegliere tra diverse linee di investimento, ciascuna con un differente livello di rischio e potenziale rendimento.

Questa struttura consente ai lavoratori marittimi di personalizzare la gestione del proprio risparmio previdenziale, in base alla propria età, agli obiettivi e alla propensione al rischio.

I comparti disponibili sono i seguenti:

  • Comparto Garantito Protezione: è pensato per chi ha una bassa propensione al rischio o si avvicina alla pensione. Offre una maggiore protezione del capitale, grazie alla garanzia sul valore investito, e mira a ottenere rendimenti in linea con la rivalutazione del TFR.
  • Comparto Bilanciato Prudenza: investe in modo equilibrato tra azioni e obbligazioni, offrendo un buon compromesso tra rischio e rendimento. È adatto a chi ha un orizzonte temporale di medio periodo e vuole far crescere il proprio capitale con una certa prudenza.
  • Comparto Bilanciato Sviluppo: è rivolto a chi è lontano dal pensionamento e può permettersi un maggiore livello di rischio per puntare a rendimenti attesi più elevati nel lungo periodo. La componente azionaria pari al 35% rende il comparto più esposto alla volatilità dei mercati.

Cambio comparto: come e quando

Il lavoratore può scegliere il comparto più adatto al momento dell’adesione, ma anche modificarlo nel tempo.

È possibile cambiare comparto dopo almeno 12 mesi di permanenza nella linea di investimento prescelta, attraverso apposite finestre temporali definite dal regolamento del fondo.

In questo modo, l’iscritto può adattare nel tempo la propria strategia di investimento, seguendo l’evoluzione dei mercati e delle proprie esigenze personali o familiari.

Le prestazioni: quando e come ottenere quanto accumulato

Fondo Priamo offre diverse prestazioni, pensate per accompagnare il lavoratore sia al momento del pensionamento, sia in situazioni particolari che possono emergere nel corso della vita lavorativa. Vediamole di seguito.

1. Prestazione pensionistica

Al momento del pensionamento, e dopo almeno 5 anni di partecipazione al Fondo, il capitale accumulato può essere convertito in:

  • una rendita (cioè una somma erogata periodicamente);
  • un capitale (erogato in un’unica soluzione in tutto o in parte, entro i limiti previsti dalla normativa);
  • oppure una combinazione delle due opzioni.

Per accedere alla prestazione pensionistica è necessario aver maturato il diritto alla pensione pubblica.

2. Anticipazioni

Durante la fase di accumulo, il lavoratore può richiedere un’anticipazione del capitale maturato nei seguenti casi:

  • fino al 75% per spese sanitarie straordinarie a seguito di gravi situazioni personali o familiari, in qualunque momento;
  • fino al 75% per acquisto o ristrutturazione della prima casa di abitazione (propria o dei figli), con almeno 8 anni di anzianità di iscrizione alla previdenza complementare;
  • fino al 30% per esigenze personali (senza necessità di motivazione), sempre con anzianità minima di 8 anni.

Le anticipazioni possono rappresentare un supporto concreto in momenti delicati della vita, ma è importante ricordare che le somme prelevate vanno a erodere il montante accumulato e, se non reintegrate, possono impattare sulla prestazione pensionistica.

3. Riscatto

In alcune circostanze particolari è possibile riscattare in tutto o in parte il capitale maturato:

  • in caso di cessazione dell’attività lavorativa,
  • in presenza di invalidità permanente;
  • o in altre situazioni previste dalla normativa e dal regolamento del fondo.

Il riscatto consente di recuperare quanto versato, ma comporta l’uscita dal Fondo.

4. RITA – Rendita Integrativa Temporanea Anticipata

La RITA consente di anticipare l’accesso alla pensione complementare prima della pensione di vecchiaia, in presenza di requisiti specifici:

  • almeno 5 anni di partecipazione alla previdenza complementare;
  • cessazione dell’attività lavorativa;
  • anzianità contributiva di almeno 20 all’INPS;
  • mancano meno di 5 anni all’età prevista per la pensione di vecchiaia;

oppure:

  • inoccupazione superiore a 24 mesi;
  • meno di 10 anni all’età prevista per la pensione di vecchiaia.

I vantaggi fiscali di Fondo Pensione Priamo

Uno degli aspetti più interessanti dell’adesione a Fondo Priamo è rappresentato dai benefici fiscali, che rendono la previdenza complementare una delle forme di risparmio più vantaggiose. I vantaggi si applicano in tutte le fasi: versamenti, rendimenti e prestazioni.

Contributi deducibili dal reddito

I contributi versati al Fondo – sia dal lavoratore sia dal datore di lavoro – sono deducibili dal reddito imponibile IRPEF, fino a un massimo annuo di 5.164,57 euro.

Questo si traduce in un risparmio fiscale immediato, perché riduce la base imponibile su cui vengono calcolate le imposte.

Tassazione agevolata dei rendimenti

I rendimenti generati dal capitale investito nel Fondo sono tassati in modo più favorevole rispetto agli strumenti finanziari ordinari:

  • 20% per la generalità degli investimenti;
  • 12,5% per la parte investita in Titoli di Stato o equiparati.

Queste aliquote sono inferiori rispetto a quella del 26% applicata alla maggior parte degli strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, fondi comuni), contribuendo ad aumentare il rendimento netto per l’aderente.

Tassazione agevolata delle prestazioni

Anche al momento dell’erogazione delle prestazioni finali, la fiscalità è vantaggiosa:

  • le somme corrisposte come rendita o capitale al pensionamento sono tassate con un’aliquota del 15%, che si riduce dello 0,3% per ogni anno di permanenza oltre il quindicesimo, fino a un minimo del 9%;
  • alcune prestazioni erogate prima del pensionamento (es. anticipazioni per l’acquisto della prima casa o esigenze personali) sono tassate con un’aliquota del 23%.

Grazie a questa fiscalità agevolata, Fondo Priamo consente di accumulare più capitale netto a parità di sforzo contributivo, rispetto a molte altre forme di investimento tradizionali: un ulteriore incentivo a pianificare con consapevolezza il proprio futuro previdenziale.

Un fondo pensione per costruire serenità

Per i lavoratori marittimi, Fondo Pensione Priamo è molto più di uno strumento di risparmio: è una scelta strategica per costruire nel tempo una maggior stabilità economica dopo l’uscita dal mondo del lavoro.

Grazie alla possibilità di ricevere contributi aggiuntivi dal datore di lavoro, alla flessibilità nella gestione dell’investimento e a una fiscalità vantaggiosa, Priamo si configura come una soluzione completa per integrare la pensione pubblica e affrontare il futuro con maggiore tranquillità.

Aderire a Priamo significa fare un passo concreto verso una pensione complementare solida, costruita nel tempo in base alle proprie esigenze. Significa anche accedere a tutele aggiuntive, strumenti di anticipazione, possibilità di riscatto e assistenza lungo tutto il percorso lavorativo.

In un contesto in cui le pensioni pubbliche rischiano di non garantire un tenore di vita adeguato, investire nella previdenza complementare con l’adesione a Priamo è una scelta di responsabilità e lungimiranza, per sé e per la propria famiglia.

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