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Risparmiati 2,9 trilioni di dollari durante la Pandemia

2,9 trilioni di dollari di risparmi nel mondo, 1.7 miliardi di euro nella sola Italia. Il denaro fermo sui conti correnti cresce a vista d’occhio nell’anno della crisi pandemica.

Questi i dati stimati da Bloomberg e ABI, che certificano il crollo della spesa dovuto alle misure restrittive che impediscono di utilizzare il denaro per viaggi, pranzi e cene fuori, abbigliamento, ecc. Ma si tratta anche di una crescita del risparmio dovuta alla paura, all’incertezza legata al presente e al futuro.

Eppure, proprio quei risparmi potrebbero essere lo strumento per tornare a crescere, attraverso gli investimenti.

In questo articolo vedremo perché tenere tutto il proprio denaro sul conto corrente è un errore e per quali motivi scegliere di aderire ad un fondo pensione può essere un’ottima scelta.

2,9 trilioni di risparmi: i dati di Bloomberg

Bloomberg, multinazionale operante nel settore dei mass media con focus sulla finanza, ha stimato il valore dei risparmi raggiunto delle maggiori economie del mondo, tra cui Stati Uniti, Unione Europea, Regno Unito e Cina.

La cifra raggiunta è impressionante quanto difficile da scrivere per esteso: 2,9 trilioni di dollari.

Un vero e proprio record generato dalla crisi pandemica ma che potrebbe contribuire significativamente a uscire dalla crisi economica mondiale causata dalle misure di contrasto al Covid-19.

Veniamo alle due principali ragioni per cui si è arrivati ad un risparmio mondiale da record:

  • impossibilità di spendere come d’abitudine, a causa delle restrizioni legate a viaggi e spostamenti, al consumo dei pasti fuori casa per svago o necessità, all’acquisto di abbigliamento (soprattutto quello formale da lavoro o quello dedicato ai momenti di vita sociale), ecc.;
  • paura di possibili imprevisti legati alla malattia o alla perdita del lavoro, che ha paralizzato anche chi non ha subito particolari contraccolpi nelle proprie entrate e non solo chi davvero ha dovuto affrontare una riduzione pesante delle entrate familiari.

Una montagna di soldi, dicevamo, che Bloomberg individua come elemento di speranza per l’uscita dalla crisi economica, non appena le restrizioni verranno allentate e si tornerà a poter spendere liberamente su ciò che si desidera.

Ma il risparmio, come vedremo, non è soltanto una possibilità di spendere in futuro, ma anche l’opportunità di investire sul futuro proprio e dell’economia in generale.

I risparmi nell’Italia della Pandemia: 1.750 miliardi sui conti correnti

2,9 trilioni di dollari a livello mondiale, dicevamo, ma come sono andate le cose in Italia sul fronte del risparmio?

Secondo il Monthly Outlook ABI del marzo 2021, il rapporto mensile dell’ABI su economia e mercati finanziari-creditizi, nel febbraio 2021 i depositi delle banche nell’ultimo anno sono cresciuti del 10,2%, con 161 miliardi in più registrati a febbraio 2021 rispetto allo stesso mese del 2020.

I depositi raggiungono dunque quasi 1.750 miliardi di euro. Una crescita considerevole, dunque, perfettamente in linea con la tendenza a livello mondiale registrata da Bloomberg.

Perché è un errore lasciare i risparmi sul conto corrente?

Tenere i risparmi fermi sul conto corrente, per cifre che eccedono di molto una normale riserva di disponibilità liquide, è un vero e proprio rischio: il rischio che quel denaro venga eroso da spese e imposte oltre a non fruttare alcunché.

Dunque, se i motivi che hanno portato il risparmio mondiale e italiano a crescere siano comprensibili e condivisibili, così non è per la scelta di tenere tutta la liquidità “parcheggiata” nei conti correnti.

Il denaro su conti correnti comporta delle perdite dovute a:

  • un calo fisiologico del suo potere di acquisto, dovuto all’inflazione;
  • tassi di interesse prossimi allo zero;
  • imposta di bollo su giacenze di importo elevato (tipicamente sopra i 5.000 euro);
  • spese di gestione del conto corrente.

E allora diventa opportuno valutare la liquidità sufficiente da tenere sul conto corrente per le spese ordinarie e per i possibili imprevisti, e poi valutare la possibilità di investire, ad esempio, sul proprio futuro se si sceglie di aderire a un fondo pensione.

Risparmi da pandemia: è il momento di pensare a un fondo pensione

Investire in un fondo pensione come il Fondo Priamo, significa beneficiare fin da subito di un trattamento fiscale favorevole.

Nel dettaglio:

  • deduzione dal reddito complessivo dei contributi versati, fino al limite di 5.164,57 euro all’anno;
  • rendimenti tassati fino a un massimo del 20%, che diventa 12,5% in caso di investimento in titoli di Stato;
  • ritenuta agevolata del 15% sul pagamento della pensione complementare o del capitale;
  • anticipazioni per spese sanitarie tassate con un'aliquota agevolata che varia tra il 15% e il 9%;
  • riscatti della posizione individuale a seguito di cessazione dell'attività lavorativa tassati con l'aliquota del 23%.

Dunque, investire sul proprio futuro pensionistico è vantaggioso oltre che fondamentale. Questo perché nel passaggio del sistema pensionistico pubblico dal retributivo al contributivo, a parità di anni lavorati e di retribuzione, si registra una riduzione dell’assegno da pensione.

Emerge quindi la necessità di un’integrazione se si vuole mantenere il medesimo tenore di vita una volta pensionati.

Per approfondire il il tema dell’investimento nei fondi pensione, ecco una serie di articoli dedicati ai diversi aspetti:

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