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Pianificazione finanziaria e previdenza: perché vanno di pari passo

La pianificazione finanziaria è il processo che consente di organizzare entrate e spese per realizzare i propri obiettivi personali, creando un equilibrio armonico tra le esigenze del presente e gli orizzonti futuri.

In questo articolo approfondiremo il concetto di pianificazione finanziaria, ponendolo in stretta connessione con quello di previdenza e analizzando le ragioni che rendono questo binomio inscindibile per il benessere di ogni individuo. Vedremo poi i rischi derivanti da una mancata pianificazione e, al contrario, i vantaggi concreti di un approccio strategico che includa la previdenza nelle proprie valutazioni.

Infine, offriremo alcuni suggerimenti pratici per avviare un efficace percorso di gestione delle finanze personali e familiari, sottolineando un principio fondamentale: l'importanza di iniziare il prima possibile.

Cos'è la pianificazione finanziaria?

Immaginiamo di poter gestire i nostri soldi con serenità, preparandoci oggi per le tappe importanti della vita di domani. Questo è, in parole semplici, il cuore della pianificazione finanziaria: un metodo per decidere in anticipo come usare le proprie risorse.

Lungi dall'essere solo una questione di investimenti, un buon progetto finanziario abbraccia traguardi concreti come l'acquisto di una casa, il percorso di studi dei figli, la creazione di un fondo per le emergenze e, naturalmente, la costruzione di un futuro pensionistico sereno.

Una prima forma estremamente semplice, ma efficace, di pianificazione finanziaria è il monitoraggio mensile dei flussi di entrate e uscite: suddividere lo stipendio mensile tra affitto, risparmi, spese quotidiane, piccole gratificazioni e fondo per gli imprevisti rivela subito dove e come è possibile risparmiare, consentendo di spendere senza inutili ansie.

I benefici di questo approccio sono immediati e tangibili, perché aiuta a:

  • eliminare gli sprechi;
  • monitorare i costi;
  • anticipare le necessità future;
  • gestire con prontezza gli imprevisti;
  • vivere la quotidianità finanziaria con maggiore tranquillità.

In sostanza, avere un piano significa fare scelte più consapevoli, prendere decisioni concrete e allineate ai propri valori, costruendo passo dopo passo le fondamenta solide su cui poggiare i progetti di una vita.

Cos'è la previdenza?

Poter contare su una rete che ci consenta di vivere una vita serena quando smetteremo di lavorare: è questo, in estrema sintesi, l'obiettivo della previdenza, cioè l'insieme di strumenti e tutele pensati per permetterci di avere un reddito durante la vecchiaia.

Nel nostro Paese, il sistema previdenziale si fonda su due pilastri principali: la previdenza pubblica (la pensione statale gestita da INPS e casse professionali) e quella complementare, che comprende le forme di risparmio e investimento (fondi pensione chiusi e aperti, PIP) nate per integrare l'assegno pensionistico pubblico.

Il sistema pensionistico pubblico italiano, in particolare, adotta il metodo contributivo. In parole semplici, l'importo della pensione non dipende più dagli ultimi stipendi, come avveniva nel sistema retributivo, ma è determinato dalla somma totale dei contributi versati nel corso della vita lavorativa.

Sebbene questo approccio garantisca la sostenibilità del sistema previdenziale, esso comporta una conseguenza importante: per molti, specialmente per i più giovani, l'assegno pensionistico pubblico potrebbe non bastare a mantenere inalterato il tenore di vita al momento del pensionamento.

Ed è qui che la previdenza complementare assume un ruolo cruciale. Strumenti come i fondi pensione offrono agli aderenti la possibilità di costruire un capitale aggiuntivo, alimentato dal TFR, dai versamenti personali (ricorrenti o una tantum) e dal contributo dell'azienda, che vengono investiti per generare dei rendimenti nel tempo. Il tutto godendo di significative agevolazioni fiscali.

Una menzione particolare meritano i fondi pensione negoziali come Priamo. Nati da accordi collettivi tra le parti sociali, questi enti sono creati su misura per specifiche categorie di lavoratori e si distinguono per la gestione no-profit dei risparmi e per l’elevata flessibilità nelle prestazioni offerte.

Qual è il legame tra pianificazione e previdenza?

Pianificazione finanziaria e previdenza non sono due percorsi paralleli, ma un'unica strada verso una maggior serenità economica. Infatti, una pianificazione finanziaria che non contempla una solida strategia previdenziale è un percorso monco, poiché trascura proprio la fase della vita più delicata, quella in cui non si potrà più contare su un reddito da lavoro.

Includere fin da oggi la previdenza nei propri piani di risparmio e investimento significa adottare una visione di lungo termine. In questo modo, gli obiettivi più immediati – che si tratti di una vacanza, dell'acquisto di una casa o degli studi dei figli – si inseriscono in un disegno più ampio, che ha come orizzonte il benessere futuro.

Questo approccio integrato tra pianificazione finanziaria e previdenza è la vera chiave per vivere un domani sereno. È come costruire una casa solida: la pianificazione ne costituisce le fondamenta, mentre la previdenza rappresenta il tetto, indispensabile per offrire riparo dalle incertezze e dagli imprevisti degli anni a venire. Solo unendo queste due componenti si può dare vita a una struttura forte e duratura, capace di proteggerci nel tempo.

I rischi dell’assenza di pianificazione

L’assenza di un’adeguata pianificazione finanziaria e previdenziale comporta rischi concreti e tangibili. Vediamo i principali:

  • Risorse insufficienti: il pericolo più immediato è quello di ritrovarsi con risorse insufficienti proprio quando se ne ha più bisogno, che si tratti di un imprevisto come una spesa medica o del momento del pensionamento. Vivere alla giornata, senza una visione a lungo termine, alimenta un'ansia costante e un senso di precarietà, fino a imporre una drastica riduzione del proprio tenore di vita.
  • L'erosione dell'inflazione: a questo si aggiunge un nemico silenzioso ma potente: l'inflazione. Lasciare i risparmi fermi, senza una strategia di crescita, significa vederli erodere giorno dopo giorno. Il denaro accumulato perde il suo potere d'acquisto nel tempo, rendendo molto più arduo sostenere le spese future e mantenere la propria serenità economica durante gli anni della pensione.
  • Le opportunità mancate: infine, non pianificare significa rinunciare a preziose opportunità, siano esse legate ai mancati rendimenti o al mancato risparmio fiscale.

Il potere del tempo: i vantaggi di chi inizia presto

Agire d'anticipo sulla pianificazione e sulla previdenza, aderendo fin da giovani, è una scelta che ripaga, prima di tutto, in serenità.

La consapevolezza che i propri contributi vengono investiti per costruire un capitale per il futuro libera dall'ansia e permette di guardare all'avvenire con maggiore fiducia.

A questa tranquillità si aggiungono vantaggi economici concreti, soprattutto per chi sceglie un fondo pensione negoziale come Priamo, che permette di godere di un trattamento fiscale di assoluto favore, articolato su tre pilastri:

  • deducibilità dei contributi: i versamenti effettuati permettono di abbattere il reddito imponibile fino a 5.164,57 euro l'anno, riducendo le tasse da pagare;
  • tassazione agevolata sui rendimenti: i profitti generati dal capitale investito godono di un'aliquota del 20% (che scende al 12,5% per i Titoli di Stato), un trattamento di favore rispetto al 26% applicato alla maggior parte degli investimenti finanziari;
  • tassazione agevolata sulle prestazioni: al momento del pensionamento, le somme ricevute sono tassate con un'aliquota che si riduce nel tempo, variando da un massimo del 15% a un minimo del 9%. Un vantaggio enorme, se si considera che prima si aderisce, meno tasse si pagano.

Ma il vero alleato di chi parte giovane è il tempo, grazie alla forza dell'interesse composto. Questo potente meccanismo finanziario fa sì che i rendimenti maturati generino a loro volta nuovi rendimenti, in un circolo virtuoso che accelera la crescita del capitale. È così che anche piccoli contributi, se versati con costanza fin da subito, possono trasformarsi negli anni in un patrimonio significativo, costruendo una solida base per il proprio futuro.

Come iniziare a pianificare

Da dove cominciare? Il primo passo è concreto e alla portata di tutti: creare una mappa della propria situazione finanziaria. Come accennato, basta annotare entrate e uscite per avere subito chiaro dove è possibile ottimizzare e quali sono i margini di manovra.

Si scoprirà così che anche una piccola somma, come 100 euro al mese, se ben investita, può fare una grande differenza nel tempo.

Una volta tracciato il punto di partenza, è il momento di definire la meta: fissare obiettivi realistici, sia a breve che a lungo termine. Dall'acquisto di una casa alla costruzione di un futuro sereno, passando per piccoli e grandi progetti; avere traguardi chiari permette di risparmiare e investire in modo intelligente e di individuare gli strumenti più efficaci per raggiungerli.

Il futuro si prepara nel presente

La pianificazione, in sintesi, è un percorso che inizia con un semplice atto di consapevolezza – il monitoraggio – e prosegue con scelte mirate che trasformano i risparmi nel carburante per realizzare i propri sogni.

Essa è realmente efficace solo quando abbraccia una visione di insieme, che tenga conto sia la gestione finanziaria che quella previdenziale.

In questo contesto, i fondi pensione negoziali come Priamo sono lo strumento più efficace ed efficiente per chi desidera pianificare il proprio futuro e preservare il proprio tenore di vita al momento del pensionamento.

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