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Fondo pensione per i lavoratori del trasporto pubblico locale: guida pratica

Priamo è il fondo pensione negoziale dedicato ai lavoratori del trasporto pubblico locale (TPL) e dei settori affini. Nasce come forma di previdenza complementare, con l'unico obiettivo di integrare l'assegno pensionistico obbligatorio e permettere loro di costruire una seconda entrata, ormai sempre più necessaria per mantenere un tenore di vita adeguato dopo il pensionamento.

In questo articolo approfondiremo nel dettaglio la natura di Fondo Priamo, chi l'ha istituito, a chi si rivolge e come opera.

Vedremo il suo funzionamento, partendo dalle diverse opzioni di contribuzione alle modalità di investimento, senza tralasciare i benefici fiscali, le prestazioni erogate e i costi.

Infine, dedicheremo un'analisi alle varie forme di adesione, mettendo in luce le ragioni per cui l’adesione esplicita rappresenta la strategia migliore per sfruttare appieno i vantaggi offerti da questo importante strumento previdenziale.

Fondo Priamo: il fondo pensione per i lavoratori del trasporto pubblico locale

Priamo appartiene alla categoria dei fondi pensione negoziali, in quanto trae origine dagli accordi collettivi stipulati tra le principali organizzazioni sindacali (FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI) e le associazioni datoriali del settore (ASSTRA, ANAV).

Istituito con l'Accordo Nazionale del 23 aprile 1998, il Fondo nasce per rispondere alle esigenze specifiche dei lavoratori del trasporto pubblico locale, proponendo un modello di gestione senza scopo di lucro, fondato sui principi di solidarietà e tutela degli iscritti. La sua platea di riferimento comprende i dipendenti il cui rapporto di lavoro è disciplinato da specifici Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL), in primis quello degli Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità/TPL) e dei settori affini.

I punti di forza di Priamo, che approfondiremo nei prossimi paragrafi, includono:

  • la possibilità di costruire una pensione integrativa;
  • il diritto a ricevere un contributo aggiuntivo a carico dell'azienda, riservato ai soli iscritti;
  • l'accesso a regimi fiscali di favore;
  • l’adozione politiche di investimento sostenibili e in linea con le esigenze degli addetti del Settore;
  • il poter richiedere prestazioni anche prima del pensionamento.

Procediamo ora con un'analisi dettagliata di ciascun aspetto.

Come funziona Fondo Priamo per i lavoratori del trasporto pubblico locale

Analizziamo ora le caratteristiche principali che regolano il funzionamento del Fondo.

Le forme di contribuzione

Fondo Priamo offre diverse opzioni per costruire la propria pensione futura, garantendo massima flessibilità:

  • TFR: il lavoratore può scegliere di destinare al Fondo il proprio Trattamento di Fine Rapporto, ovvero quella porzione di retribuzione che l'azienda accantona e liquida alla cessazione del rapporto di lavoro.
  • Contributo del lavoratore: oltre al solo TFR, è possibile versare una percentuale aggiuntiva della retribuzione lorda, partendo da un minimo fissato al 2% dal CCNL di riferimento. L'aderente ha facoltà di aumentare questa quota, procedendo per scaglioni dello 0,5%.
  • Contributo dell'azienda: i lavoratori che versano il proprio contributo attivano automaticamente il diritto a ricevere un versamento aggiuntivo da parte del datore di lavoro, pari a un ulteriore 2%. Questa quota si somma a quelle del lavoratore, accelerando la crescita del capitale accumulato.
  • Contributo volontario una tantum: l'aderente può effettuare versamenti volontari, senza vincoli sia in termini di importo che di frequenza, per integrare ulteriormente la propria posizione.
  • Contributo contrattuale: per i lavoratori che rientrano nel CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità/TPL), è previsto dal 2017 un contributo contrattuale di 90 euro annui, di cui 81,60 euro versati direttamente al Fondo.

I vantaggi fiscali

I benefici fiscali offerti da Priamo interessano ogni fase del percorso previdenziale, presentando un trattamento di favore in tutte le fasi:

  • Fase di contribuzione: i contributi versati, sia dal lavoratore che dall'azienda (a eccezione del TFR), sono deducibili dal reddito imponibile IRPEF fino a un massimo di 5.164,57 euro all'anno. Gli eventuali contributi che dovessero superare tale soglia, possono comunque essere dedotti dandone comunicazione nei tempi e nei modi stabiliti. Questo vantaggio si traduce in un immediato e concreto risparmio fiscale.
  • Fase di gestione: i rendimenti generati dall'investimento sono soggetti a una tassazione di favore. L'aliquota è del 20% (e scende al 12,5% per i Titoli di Stato), un livello nettamente più vantaggioso rispetto al 26% applicato alla maggior parte delle altre forme di investimento.
  • Fase di prestazione: anche la prestazione finale gode di un trattamento privilegiato. Si parte da un'imposta del 15%, che si riduce progressivamente dopo il quindicesimo anno di partecipazione (-0,30% all'anno), fino a scendere a un'aliquota minima del 9%.

Le opzioni di investimento

La gestione dei contributi si adatta al profilo di ogni iscritto, che può scegliere tra diverse linee di investimento (comparti) a seconda della propria età e propensione al rischio.

  • Comparto Garantito Protezione: è la linea più prudente, ideale per chi è prossimo alla pensione o preferisce un'esposizione al rischio ridotta. Offre una specifica garanzia sul capitale investito e punta a rendimenti stabili, in linea con la rivalutazione del TFR.
  • Comparto Bilanciato Prudenza: propone una strategia equilibrata tra mercato azionario e obbligazionario, pensata per chi, disponendo di un orizzonte temporale di medio periodo, desidera una crescita del capitale mantenendo al contempo un profilo di rischio moderato.
  • Comparto Bilanciato Sviluppo: si rivolge agli iscritti più giovani, con un orizzonte temporale lungo e una maggiore tolleranza al rischio. Questa linea, di tipo azionario, mira a generare rendimenti più elevati nel lungo periodo, a fronte di una maggiore esposizione alle oscillazioni di mercato.

Per approfondire questo aspetto, invitiamo a consultare anche il nostro articolo Come vengono investiti i contributi dal Fondo Pensione.

Prestazioni: prima e dopo il pensionamento

L'obiettivo primario di Priamo è offrire una pensione integrativa ai suoi aderenti, ma i suoi vantaggi non si esauriscono al momento del pensionamento.

Il Fondo permette infatti di accedere a liquidità anticipata (anticipazioni) o di riscattare la propria posizione in presenza di determinate e specifiche condizioni, come gravi problemi di salute, invalidità, periodi di disoccupazione o in caso di premorienza dell'aderente.

Costi contenuti

Essendo un'associazione senza scopo di lucro, Priamo opera nell'esclusivo interesse dei suoi iscritti. Questa natura si traduce in costi di gestione estremamente contenuti, nettamente inferiori rispetto ad altre forme di investimento e risparmio, permettendo di massimizzare il capitale destinato al proprio progetto pensionistico integrativo.

Per avere un’idea più concreta della convenienza di Priamo, è possibile confrontarne i costi con quelli di altre forme di previdenza complementare.

Lavoratori del trasporto pubblico locale: come aderire a Fondo Priamo?

Esistono diverse opzioni offerte ai lavoratori del trasporto pubblico locale per aderire a Priamo, ciascuna con le proprie specificità.

  • Adesione contrattuale: il CCNL Autofferotranivieri Internavigatori - Mobilità e TPL prevede l'iscrizione di tipo “contrattuale”. Ciò significa che il lavoratore a cui si applica questo Contratto viene iscritto a Priamo con un “versamento base” interamente a carico dell'azienda, anche in assenza di altri flussi contributivi.
  • Adesione tacita: la legge stabilisce che i lavoratori neoassunti abbiano sei mesi di tempo per decidere la destinazione del proprio TFR. In assenza di una scelta esplicita, il TFR viene versato automaticamente al fondo pensione negoziale di riferimento, dando luogo a un'adesione definita "tacita".
  • Adesione esplicita: è la scelta attiva e consapevole del lavoratore, che compila e consegna il modulo di adesione alla propria azienda. Questa modalità è l'unica che permette di sbloccare il pieno potenziale del Fondo.

Scegliendo esplicitamente di aderire, infatti, il lavoratore acquisisce la facoltà di:

  • definire l'entità del proprio contributo, attivando di conseguenza il prezioso versamento aggiuntivo a carico dell'azienda;
  • selezionare la linea di investimento (comparto) più adatta ai propri obiettivi e alla propria propensione al rischio;
  • sfruttare la totalità dei benefici fiscali previsti per la previdenza complementare.

Il processo per un'adesione consapevole è semplice: è sufficiente compilare il modulo scaricabile dal sito di Fondo Priamo e consegnarlo all'Ufficio Personale della propria azienda, che si occuperà di tutte le procedure successive.

Conclusioni

Per chi lavora nel settore del trasporto pubblico locale, l’adesione al Fondo Pensione Priamo non è solo un'opzione, ma una scelta strategica per costruire un futuro economicamente più sereno.

I vantaggi offerti sono concreti e tangibili: il capitale cresce non solo grazie ai contributi del lavoratore, ma anche con il prezioso versamento aggiuntivo del datore di lavoro. A questo si uniscono una gestione flessibile, adattabile alle diverse fasi della vita, e un regime fiscale agevolato che permette un significativo risparmio sulle imposte.

Aderire a Priamo significa, inoltre, accedere a una rete di servizi e tutele che va ben oltre la pensione complementare. Il Fondo offre infatti protezioni per la famiglia, la possibilità di richiedere anticipazioni per specifiche necessità, opzioni di riscatto e un'assistenza costante lungo tutto il percorso lavorativo. Questi strumenti rendono Priamo una soluzione completa, pensata per chi desidera affrontare il domani con maggiore tranquillità.

In un'epoca in cui il solo assegno pensionistico pubblico potrebbe non bastare a garantire un tenore di vita adeguato, investire nella previdenza complementare con Priamo diventa un atto di responsabilità e lungimiranza. È il modo più efficace per prendersi cura del proprio benessere e di quello della propria famiglia, costruendo giorno dopo giorno una base economica solida per gli anni a venire.

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